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Storia della sede

La Biblioteca Universitaria Interdipartimentale di Reggio Emilia si trova nell’ala sud della ex Caserma Zucchi, ora Palazzo Dossetti, in pieno centro storico e nella cosiddetta zona dei Teatri. L’edificio dove essa sorge e tutta l’area circostante hanno subito diverse modificazioni nel corso dei secoli fino a giungere all’attuale disposizione. In particolare è nel corso dell’800 che sono avvenute le più significative trasformazioni. Laddove infatti era stata costruita una cittadella fortificata (1339) e dove, fino alla metà del ‘500, sorgeva il convento di Santa Chiara (l’attuale Viale Allegri era ancora in tempi recenti detto Via Santa Chiara) si decise nel 1848 di intervenire dando nuova sistemazione urbanistica. Venne dunque abbattuta la cittadella  e si progettò di costruire il Teatro Municipale, lo stabilimento dei bagni pubblici e i giardini per il pubblico passeggio, mentre nel 1845 si era già iniziata la costruzione del Foro Boario, vicino al Teatro della Cittadella (poi Teatro Ariosto). Il Foro Boario, voluto da Francesco IV, duca di Modena, sorse dunque nel cosiddetto “prato di Santa Chiara”, proprio dove un tempo vi era il convento delle clarisse. La progettazione dell’edificio venne affidata a Pietro Marchelli, professore di architettura presso le Scuole di Belle Arti di Modena e di Reggio, già responsabile in città della costruzione di diversi edifici pubblici e privati come il complesso dell’Ospedale San Lazzaro, il Tempio Maggiore Israelitico, la sistemazione di Piazza Gioberti, il completamento del Palazzo Ducale, ora sede della Prefettura, e altri ancora. L’edificio, improntato allo stile neoclassico ma con qualche variante stilistica tardo-barocca, presentava un enorme porticato al pianterreno completamente aperto, di grande effetto scenografico e destinato al mercato del bestiame, mentre ai piani superiori custodiva i granai e i magazzini del Monte Annonario Perpetuo. Il complesso, già funzionante nel 1851 (il 9 agosto di quell’anno vi fu il primo mercato del bestiame) venne completato nel 1853, ma la destinazione a foro boario durò poco: in seguito ad un’epidemia di colera nel 1854 infatti fu necessario approntare qui un lazzaretto e anche una caserma per i Pionieri ducali. La sistemazione dei militari divenne poi definitiva e nel 1887 il Foro Boario e l’area circostante divennero sede del 15° Reggimento di Artiglieria. Furono allora tamponate le arcate al pian terreno e tutto il complesso venne recintato. Nel 1889 venne ad esso annesso anche un maneggio coperto, la Cavallerizza, attualmente trasformato in un teatro. La funzione di caserma continuò quindi fino al 7 gennaio 1975. Da allora fino al 1994, quando divenne sede universitaria, il complesso ospitò i Civici Musei e l’Istituto Musicale Achille Peri.


Il testo è stato curato da Curzia Moretti, sulla base delle notizie tratte da:

Già via Santa Chiara [Reggio Emilia, 29 giugno - 15 agosto] : storia dell'area ex Caserma Zucchi . - Reggio Emilia : Tecnostampa, 1988. - [16] c. di tav. : ill ; 24 cm. : fot. In testa al front.: Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura. Testo del video omonimo di Umberto Nobili, realizzato in occasione delle manifestazioni Di sera in sera, di Reggio in Reggio.

 

 

[Ultimo aggiornamento: 09/09/2022 13:24:15]